Addis Abeba è oggi una città moderna e sventrata, le strade sono completamente aperte, si scava e si costruisce ovunque, quasi tutta l’ingegneria civile in Etiopia e nell’Africa dell’Est è in mano a compagnie cinesi, le gare d’appalto non esistono più.
I colossi cinesi arrivano con denaro contante con cui corrompono i funzionari per garantirsi gli appalti dei lavori. Oggi ponti, strade, centri commerciali, ferrovie, tutto e ovunque, è in mano loro.
Quello che potrebbe essere un vantaggio per i lavoratori africani in realtà non porta loro alcun beneficio perché anche la mano d’opera (80%) è cinese. Una manodopera che ora comincia a scarseggiare e quindi molti degli operai provengono dalle carceri, i famosi “Laogai”.
Da molti statisti questa è stata denominata ‘nuova colonizzazione silenziosa’.
I colossi cinesi arrivano con denaro contante con cui corrompono i funzionari per garantirsi gli appalti dei lavori. Oggi ponti, strade, centri commerciali, ferrovie, tutto e ovunque, è in mano loro.
Quello che potrebbe essere un vantaggio per i lavoratori africani in realtà non porta loro alcun beneficio perché anche la mano d’opera (80%) è cinese. Una manodopera che ora comincia a scarseggiare e quindi molti degli operai provengono dalle carceri, i famosi “Laogai”.
Da molti statisti questa è stata denominata ‘nuova colonizzazione silenziosa’.
L’Etiopia è uno dei Paesi più moderni dell’Africa orientale, ma a vantaggio di pochi, l’83% della popolazione vive ancora nelle zone rurali in case di lamiera su terra battuta e il progresso ha portato un nuovo triste fenomeno: la mendicanza.
Per un bianco è quasi impossibile riuscire a camminare senza che qualcuno si precipiti ad “aiutarlo”, molti ragazzi cercano di racimolare soldi offrendosi come guide, accompagnatori, facchini, qualsiasi cosa pur di ottenere una mancia.
Questo sta portando molti ragazzi a non andare più a scuola ed è impossibile biasimarli: uno stipendio alto in Etiopia raramente supera i 400 dollari mensili, con le mance si può guadagnare anche 50, 100 dollari al giorno se ci si apposta fuori dagli alberghi giusti dove sfortunatamente anche la prostituzione dilaga.
Per un bianco è quasi impossibile riuscire a camminare senza che qualcuno si precipiti ad “aiutarlo”, molti ragazzi cercano di racimolare soldi offrendosi come guide, accompagnatori, facchini, qualsiasi cosa pur di ottenere una mancia.
Questo sta portando molti ragazzi a non andare più a scuola ed è impossibile biasimarli: uno stipendio alto in Etiopia raramente supera i 400 dollari mensili, con le mance si può guadagnare anche 50, 100 dollari al giorno se ci si apposta fuori dagli alberghi giusti dove sfortunatamente anche la prostituzione dilaga.
Parlo con uno dei ragazzi che mi insegue da giorni per capire come vive:
“Sei di Addis Abeba? Dove vivi ora?”
“Sei di Addis Abeba? Dove vivi ora?”
“Sono di un villaggio ad est vicino Nazret, ora vivo a casa di un amico, mi sono spostato ad Addis Abeba perché qui è più facile fare soldi“.
“Fare soldi, esattamente come cerchi di guadagnare?”
“Qualsiasi cosa, accompagno i turisti, faccio da guida, li porto nei posti giusti, a volte mi faccio comprare dei libri dicendo di essere uno studente e poi d’accordo con il libraio riporto indietro i libri e dividiamo la quota“.
“Questo non è rubare, secondo te?”
“No, rubare è mettere le mani direttamente nelle tasche a qualcuno, noi qui prendiamo questi soldi come aiuto perché siete più ricchi, è un modo per aiutarci, tutto quello che indosso mi è stato regalato da qualche turista, anche tu dovresti darmi qualcosa o almeno comprare un po’ di Ganja[marijuana, NdA].”
Provare a spiegare a Kidane che questo non è un modo corretto per vivere è stato inutile, dal suo punto di vista questo tipo di guadagno è perfettamente logico, dopo un po’ di tempo in Africa si può comprendere il perché.
TRATTO DA http://vociglobali.it/2014/02/21/corno-dafrica-etiopia-lultima-colonia-cinese/